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Another brick in the wall

  • Immagine del redattore: Marzia Lorini
    Marzia Lorini
  • 20 feb 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Qualche giorno fa, alla radio ho sentito la canzone “

”.


Mi sono tornati alla mente vecchi ricordi e ho pensato a quando avevo visto il film, e ai sentimenti che avevo provato all'epoca.

Nel mia memoria avevo, e ho mantenuto, il senso di sconfitta del protagonista, come persona che si sentiva alienata da se stessa e dalla società, e che pian piano si estraniava dagli altri, dal mondo e alla fine da se stesso.


Quanta tristezza, impotenza e frustrazione.


Non capivo allora come si potesse arrivare fino a quel punto, o come si potesse pensare di uscire da quella situazione.


Con l’esperienza, e osservando chi ho incontrato negli anni, ho capito che le persone scelgono di costruire il loro muro, e nello stesso modo, possono scegliere di cominciare a cambiare.


Rimuovendo i mattoni del muro si torna ad avere fiducia nella vita, nelle proprie capacità.


Imparare a vivere la vita e a diventare competenti, fa in modo che la tua confort-zone si allarghi fino a comprendere il mondo, e si arriva a capire che , ogni tanto, nella vita ci si può buttare anche senza rete.


E il Neuro-Training in questo viaggio è un grande aiuto.

 
 
 

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