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Apprendimento

  • Immagine del redattore: Marzia Lorini
    Marzia Lorini
  • 30 dic 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

Quante volte da bambino ti sei sentito dire frasi tipo “potrebbe fare di più, se solo si impegnasse”, “ il tuo amico o tuo fratello/sorella ha fatto meglio di te”, “cosa devo fare con te, concentrati”, “si impegna tanto ma non riesce a migliorare” o altre espressioni simili.

Tutte frasi che non creano il senso di sicurezza che tutti cerchiamo. Nonostante l’impegno, la sensazione é di restare indietro, di non riuscire a migliorare.

Perché?

Possiamo fare supposizioni su cosa ti bloccava o ti blocca ancora dall'apprendere. Forse la connessione tra occhio ed orecchio erano confuse o scollegate.

La risposta a questa domanda è racchiusa in ognuno di noi.

Ognuno col tempo trova il proprio adattamento, rinuncia a degli obiettivi o si impegna solo nelle cose in cui riesce. Ma resta sempre una sorta di buco nero, un contesto o una situazione in cui non ci sentiamo adeguati. Comunque, la compensazione o l’adattamento lasciano un senso di fatica e di sospensione.

Ti sei mai chiesto come questo percorso avrebbe potuto essere più rapido e più sereno?

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