Esiste il diritto di essere felici?
- Marzia Lorini

- 13 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Hai davvero il diritto di essere felice?
È una domanda scomoda. Non una di quelle che ti accarezzano, ma una che ti costringe a guardarti dentro.
Viviamo in una società che proclama il valore della felicità ovunque: pubblicità, social, corsi motivazionali. Ma dietro quella facciata, quanti di noi si sentono davvero autorizzati ad essere felici, qui e ora?
Una questione antica: il diritto alla felicità nella storia
Il tema non è nuovo. Già nel 1776, nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti, Thomas Jefferson scrisse che ogni individuo ha il diritto “alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità” (life, liberty and the pursuit of happiness).Non il diritto alla felicità, ma alla sua ricerca.Un dettaglio sottile, ma importante: la felicità non è garantita, ma qualcosa che sei libero di cercare. A patto che tu ti senta degno di farlo.
Nel Novecento, il filosofo francese André Comte-Sponville ha affermato che "la felicità non è un diritto, è una possibilità."
Mentre secondo Tal Ben-Shahar, professore ad Harvard e autore di Being Happy (2007), la felicità è una competenza che si può apprendere, ma richiede consapevolezza, disciplina e – soprattutto – il permesso interiore di provarla.
Il freno invisibile: perché ci sentiamo in
colpa se stiamo bene?
Molte persone – forse anche tu – crescono interiorizzando messaggi come:
“Prima il dovere, poi il piacere.”
“Chi è troppo felice è superficiale.”
“Con tutto quello che succede nel mondo, non puoi lamentarti.”
Queste frasi diventano comandi subconsci, impressi nel sistema nervoso, che limitano ogni tentativo di stare bene.
E la felicità si trasforma in qualcosa da rimandare.
Attualità: possiamo ancora parlare di felicità?
In un'epoca segnata da instabilità climatica, guerre e disuguaglianze crescenti, parlare di felicità può sembrare fuori luogo.
Eppure, è proprio in tempi difficili che diventa più urgente reclamare questo diritto.
Nel World Happiness Report 2024, pubblicato dall’ONU, si legge che i giovani tra i 15 e i 25 anni in Europa sono oggi meno felici rispetto alla generazione dei loro genitori alla stessa età. L’Italia ha registrato un calo significativo nel livello di benessere percepito, soprattutto tra le donne e i lavoratori precari.
Questo ci dice una cosa importante: abbiamo bisogno di nuovi strumenti, non solo per sopravvivere, ma per vivere davvero.
Neuro-Training: il permesso che il tuo sistema nervoso aspetta
Il tuo sistema nervoso ha imparato a reagire in un certo modo. Ma ciò che è stato appreso può essere modificato, ribilanciato, trasformato.
Con il Neuro-Training, puoi imparare a:
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cambiare le risposte del tuo corpo e della tua mente;
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