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essere buoni genitori

  • Immagine del redattore: Marzia Lorini
    Marzia Lorini
  • 28 giu 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Essere buoni genitori non è semplice. Anche perché significa avere a che fare coi figli. Ci rapportiamo con loro sulla base del nostro bagaglio di esperienze, a cui rispondono a modo loro, con la possibilità che percepiscano le nostre azioni diversamente dalle nostre intenzioni. A volte questo scambio tocca le corde delle nostre esperienze non concluse, quasi a ricordarci cosa abbiamo in sospeso da migliorare.

Possiamo reagire positivamente, prendendo spunto per lavorare su di noi, o provare a giustificarci e restare con le stesse tematiche irrisolte di prima.

Diventa importante capire quali sono le dinamiche che possono creare conflitti, non solo per migliorare noi stessi e il rapporto con i nostri figli, ma per fare in modo che anche la loro vita migliori. Una aspetto fondamentale è che affrontando e risolvendo le nostre esperienze non concluse riusciamo ad usare al meglio le nostre risorse, e a vivere la vita imparando da essa. Più diventiamo esperti in questo, più i nostri figli potranno farlo a loro volta, e avranno una vita appagante, se sceglieranno di imitarci. È logico dedurre che proseguire nella nostra crescita ed evoluzione non solo è importante per noi stessi, ma è anche e soprattutto una dimostrazione d’amore nei confronti dei nostri figli.


 
 
 

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