imprevedibilità
- Marzia Lorini

- 1 lug 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Domenica ero in piscina con la mia famiglia, e ad un tratto è scoppiato un trambusto, i bagnini hanno cominciato a correre, come anche la gente a bordo piscina, e tutti si sono radunati intorno ad un bimbo svenuto. Hanno cominciato a rianimarlo mentre il padre urlava e dopo minuti che sono sembrati un’eternità, il bimbo si è ripreso.
Durante quegli attimi interminabili ho sperato il meglio e ho pensato a quanto in quei momenti sia importante mantenere la calma, essere lucidi e non cedere alla paura. Ora, a mente fredda, penso che la vita è imprevedibile, pianificarla serve ma non basta, e ciò che veramente conta è prepararsi ad affrontare l’inaspettato.
In realtà, più tentiamo di controllare la nostra vita e più ci dovremo aspettare imprevisti, come se ci volesse far capire che la nostra strada è un’altra. Vedere quel bambino mi ha fatto naturalmente pensare a mio figlio, A lui spesso dico, vivi adesso, goditi quello che hai, non sai cosa succederà domani, potrebbe accadere quello che desideri, ma devi essere pronto anche per quello che non vuoi. E in fondo questo è ciò su cui lavoriamo con i miei clienti in studio ogni volta che facciamo una sessione.





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