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Perché il pensiero positivo non sempre funziona (e cosa serve davvero per cambiare).

  • Immagine del redattore: Marzia Lorini
    Marzia Lorini
  • 10 lug
  • Tempo di lettura: 3 min


Il pensiero positivo è un concetto diffuso: ci viene detto che se pensiamo in modo fiducioso e visualizziamo ciò che desideriamo, la realtà si adatterà.

È un’idea affascinante, che ha trovato grande eco nel mondo della crescita personale e spirituale.

Ma chi ha provato ad applicarlo sa che non sempre funziona.

E quando non funziona, spesso ci si sente in colpa, frustrati, come se si stesse sbagliando qualcosa.

E allora vale la pena chiedersi:

Perché il pensiero positivo, anche se lo pratichi con impegno, non porta sempre i risultati desiderati?


📚 Una breve storia del pensiero positivo


Il pensiero positivo affonda le radici nel movimento del New Thought, nato tra fine ‘800 e inizio ‘900. Tra i pionieri ci fu Phineas Quimby, seguito da autori come Napoleon Hill, che nel 1937 pubblicò Think and Grow Rich, un testo che ancora oggi ispira milioni di lettori.

Negli anni ’80, Louise Hay rese popolare l’idea che i pensieri possono trasformare la vita e persino il corpo. Il suo libro Puoi guarire la tua vita (1984) è diventato un manifesto dell’autoguarigione attraverso le affermazioni.


Nel 2006, The Secret di Rhonda Byrne ha portato al grande pubblico la Legge di Attrazione, secondo cui ciò che pensiamo e sentiamo si manifesta nella realtà.

Ma nel tempo è emerso un limite: pensare positivo non è sufficiente, se dentro di noi ci sono convinzioni opposte, memorie non elaborate o reazioni automatiche che vanno in un’altra direzione.


🧠 Il limite del pensiero positivo: il corpo non si fa convincere a parole


Il pensiero positivo agisce a livello della coscienza, ma le reazioni più forti — quelle che ci spingono ad agire o a bloccarci — emergono da schemi profondi, legati al subconscio e al sistema nervoso.

Per esempio: desideri avere successo, ma dentro di te c'è un'idea appresa nell’infanzia come: “chi ha successo si allontana dalle persone che ama.”

Il tuo sistema potrebbe reagire creando ostacoli, proprio per mantenerti al sicuro, anche se razionalmente desideri altro.


🌍 Il contesto attuale ci dà un

segnale forte


Viviamo in un’epoca in cui siamo sommersi da contenuti motivazionali, post ispirazionali, sorrisi perfetti e citazioni da condividere.

Eppure, nel 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha segnalato un aumento del 25% dei disturbi d’ansia e depressione nel mondo.

Questo dato mostra quanto spesso il messaggio “Pensa positivo e andrà tutto bene” possa essere inefficace o addirittura dannoso, se non è accompagnato da un reale cambiamento interno.


🌱 Serve qualcosa di più profondo: non solo pensare, ma integrare


Il vero cambiamento avviene quando tutto il tuo sistema inizia a funzionare in coerenza con ciò che desideri.Non si tratta solo di pensare in modo diverso, ma di trasformare la risposta automatica, sciogliere ciò che non ti sostiene più e sviluppare nuove risorse.

Questo è ciò che fa il Neuro-Training:

  • ti aiuta a riconoscere e cambiare ciò che oggi ostacola la tua evoluzione,

  • ti accompagna a integrare nuove possibilità di risposta,

  • e ti permette di agire in armonia con ciò che davvero vuoi diventare.


🎯 Se senti che è il tuo momento, inizia ora


Se hai provato a pensare positivo, ma ti senti sempre allo stesso punto…se dentro di te c’è qualcosa che continua a frenarti…allora è il momento di fare un passo diverso.


👉 Richiedi una sessione individuale di Neuro-Training, online o in presenza.


È un’occasione per liberare ciò che ti ostacola e scoprire nuove risorse già presenti dentro di te.

Non serve “pensare meglio”. Serve vivere meglio.

E puoi iniziare da adesso.


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