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un gradino dopo l'altro

  • Immagine del redattore: Marzia Lorini
    Marzia Lorini
  • 24 feb 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Aurora è una ragazza che ha 29 anni, coi capelli neri corti, il viso lungo e stretto, gli occhi azzurri un po’ vicini tra loro, e lo sguardo che mi sembra triste.

Quando ci siamo sentite mi ha detto che si sente mentalmente sopraffatta dalle sfide della vita, e questo le impedisce di viverla appieno.

In studio mi parla del fatto che le situazioni che la bloccano non sempre sono reali, ma è sempre e comunque preoccupata. Nel lavoro col monitoraggio muscolare emerge che l’energia mentale va a compensare tematiche fisiche ed emotive, e per questo i suoi ragionamenti non sempre sono lucidi. Proseguendo, il sistema evidenzia la defusione dello stress e il ripristino dell’energia mentale come fattori per arrivare a un migliore equilibrio. Il lavoro è intenso, e dopo la sessione Aurora mi dice che si sente addirittura disorientata. Le dico che può essere normale, soprattutto se col lavoro insieme si è creato un cambiamento rilevante che ha eliminato delle compensazioni non corrette. Qualche giorno dopo ci sentiamo, e mi dice che si sente serena: riesce a gestire le esperienze con lucidità, immaginando nuove strategie. “Sto affrontando la vita come una scala, un gradino dopo l’altro.” Se conosci una persona ha temi simili, o come quelli di Aurora, falle leggere questo post, e dille di chiamarmi . È inutile tenersi il problema, quando in realtà hai gli strumenti per risolverlo. E questo vale per te, come per le persone a cui vuoi bene.


 
 
 

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